Logoterapia e Analisi Esistenziale

Con il termine Logoterapia si intende l’intervento specificamente orientato alla sintomatologia psicologica e che tende a rendere la persona libera nei confronti della nevrosi, mobilitando la capacità di autodistanziamento (quella capacità, tutta umana, di saper prendere le distanze da sé). In tal senso Frankl cercava di riuscire a rendere la persona “libera da…”  i condizionamenti.

Ciò che, invece, va sotto il nome di Analisi Esistenziale, facendo leva su questa libertà, tende a far scoprire alla persona le possibilità di significato insite nella sua esperienza di vita, nella situazione “qui ed ora”, mobilitando, in questo caso, la capacità di autotrascendenza, ossia di quella capacità, tutta umana, di uscire da se stessi, dandosi a qualcosa o a qualcuno, un compito da realizzare, una causa da servire, una persona da amare. Qui Frankl intendeva dare un significato alla libertà dell’uomo, nel senso della responsabilità: non una libertà fine a se stessa, ma una libertà orientata a uno scopo, a un compito da realizzare, una “libertà per…”

A livello di intervento terapeutico, pur rappresentando didatticamente fasi distinte, i due momenti rappresentano un unico progetto clinico, in quanto entrambe facilitano il ri-orientamento esistenziale della persona che, in Frankl, rappresenta, al di là di ogni riduzionismo, il vero obiettivo della terapia in senso logoterapeutico. In tal senso la logoterapia viene considerata dal suo fondatore come un’”educazione alla responsabilità”, una formazione in ordine all’ “abilità di rispondere” alle situazioni esistenziali che interpellano l’uomo circa il riconoscimento di un valore, di un significato, di un compito.

Ma cosa significa trovare un significato? L’uomo, per Frankl, può trovare un senso al proprio vivere lungo tre direttrici: attraverso ciò che fa come, ad esempio, il lavoro (valori di creazione) attraverso ciò che esperimenta, come ad esempio l’apprezzamento dell’arte e della bellezza e l’amore (valori di esperienza), attraverso ciò che soffre, in tutte quelle situazioni di dolore ineluttabile con le quali, inevitabilmente, l’uomo si confronta lungo la sua esistenza (valori di atteggiamento).

In tal senso, attraverso l’assegnazione di un significato anche nelle situazioni di immutabile sofferenza, l’uomo può dire di sì alla vita, nonostante tutto.

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