La psicoterapia rogersiana

L’approccio centrato sulla persona comprende una visione globale della personalità che non darà luogo, quindi (se non in casi particolari) ad interventi molecolari  miranti ad eliminare i sintomi (fobie, ansie, somatizzazioni, ecc), ma a cogliere le cause che si celano dietro a quel sintomo particolare, in un esame molare della persona.

L’approccio centrato sulla persona , proprio per questa sua ottica, non si occupa solo della cura delle nevrosi, delle patologie o dei disagi psicologici., ma ha come ulteriore obiettivo quello di raggiungere la mira più alta cui possa aspirare una persona: ottenere la massima realizzazione di sé nel massimo adattamento all’ambiente, trovando un giusto equilibrio tra bisogni, le esigenze e gli  spazi propri e di quelli di chi ci sta intorno.

L’ottica umanistico-esistenziale, di cui fa parte questo approccio, pur cogliendo l’importanza dei condizionamenti cui siamo costantemente sottoposti, ritiene che la persona, pur condizionata, non sia in balìa dei condizionamenti stessi ma che, invece, possa usufruire di un margine di scelta che ciascuno può, se vuole, imparare a gestire nel modo migliore e più consono alla propria autorealizzazione.

Un altro assunto di questo approccio è che la psicoterapia possa operare un cambiamento nei vissuti – e quindi nei comportamenti- di una persona, agendo solo sulla percezione che essa ha di se stessa, degli altri e del suo ambiente, senza necessariamente modificare i dati oggettivi di realtà- molto spesso immodificabili.

Secondo l’ottica fenomenologica, infatti, l’esperienza è frutto allo stesso tempo di fatti oggettivi e soggettivi, cioè di stimoli oggettivi esterni poi rielaborati soggettivamente dalla persona.

Modificando la percezione del soggetto -e cioè la sua rielaborazione organismica soggettiva- è possibile arrivare a vissuti differenti e a vedere, quindi, quella stessa realtà con occhi nuovi e diversi. Ciò rende possibile il cambiamento. La persona, di conseguenza, può sentirsi più libera e più capace di gestire se stessa, di prendere delle decisioni o di adottare comportamenti più consoni, anche laddove, nella realtà oggettiva dei fatti, nulla sia stato cambiato, facendo leva solo su una mutata percezione di se stessa, delle proprie capacità, delle proprie forze e, di conseguenza, di ciò che la circonda.

Indubbiamente questo è anche lo scopo di altri indirizzi psicoterapeutici. Ciò che spesso differenzia le varie scuole non sono le finalità quanto i modi per raggiungerle.

Pagina 1 2 3